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Immagine del redattoreGianpietro Vallorani

Un casco di ghiaccio per favore!


È l’una e mezza di notte ed è l’ultima sera di una vacanza bellissima.


La mia fidanzata ha una piccola infiammazione al labbro… troppo sole in una settimana!


Mi chiede qualcosa di fresco da metterci…


Nel frigo della camera del residence non c’è granché… solo qualche bottiglietta semivuota e semifredda d’acqua che di certo non sono ghiacciate al punto da portarle il giusto sollievo!


Serve qualche cubetto di ghiaccio.


Faccio mente locale ripensando ai bar e ristoranti dove eravamo andati in settimana nei dintorni e me ne vengono in mente un paio.


Il primo lo scarterei a priori… avevo avuto una brutta esperienza quando c’ero stato!


Questa era stata la scena.


Stavo pagando il conto in contanti, 9 euro e 50 centesimi...


La ristoratrice, non avendo il resto da darmi in moneta, mi aveva detto: “Vieni a riprendere i 50 centesimi in giornata!”


“Oh ma che dice questa?” ho pensato…


...la fortuna ha voluto che un cliente dopo di me aveva le monete e pagando il suo conto la signora aveva rimpinguato la sua cassa sbloccando il mio resto!


Ricordando questa esperienza ho pensato che qualche cubetto di ghiaccio non me lo avrebbe dato nemmeno a pagarlo…


Essendo fermamente convinto che nella vita non bisogna mai supporre ci sono andato!


Entro e la signora aveva appena dato lo straccio…


“Buonasera Signora! Avrei bisogno di qualche cubetto di ghiaccio e una bottiglia d’acqua (mi sembrava brutto non acquistare niente)”


“Ha moneta?”


“No! Solo banconote!”


“Allora niente!”


“Grazie ugualmente signora… buonanotte!”


Riprendo lo scooter e la marcia pensando:


“Vi salva solo il posto incantevole che vi porta gente in automatico d’estate.


Ma che atteggiamento è questo?


Che insegnamento avranno quei poveri ragazzi che vanno da lei ad imparare un mestiere?


Quante generazioni ancora cresceranno con questa mentalità anti vendita!”


Si sa… sono malato di questi temi e penso che in Italia ci sia un livello di ignoranza in materia incurabile...


...almeno fino a quando certi soggetti avranno la fortuna di avere attività in luoghi meravigliosi che portano gente in automatico.


Fino a quel momento non ci sarà mai un salto di qualità da questo punto di vista!


Vabbè… dopo questa riflessione torno alla storia del ghiaccio.


Ripenso alla pizzeria dov’ero andato la prima sera…


Personale fantastico, sorriso sulla bocca, accoglienza, ordine acquisito con tempestività, cucina che lo evade in tempi rapidissimi, capacità di invogliarti a consumare altro solo con l’atteggiamento e la brillantezza con il quale te lo propongono.


Quando ci sono andato ho pensato: “Sarei curioso di conoscere chi è al timone…

personale così preparato è pura rarità!”


È l’una e mezza di notte e figurati se adesso che andrò lì il titolare di quei ragazzi non sarà così gentile da darmi un po’ di ghiaccio per la mia fidanzata!


Arrivo e vado alla cassa… Trovo il titolare!


Sono curioso di conoscere chi è al timone di quei ragazzi così preparati.


Ripeto la stessa frase di prima!


“Buonasera! Avrei bisogno di qualche cubetto di ghiaccio ed una bottiglia d’acqua (sempre perché mi sembrava brutto non acquistare niente)”


“L’acqua può prenderla dal frigo ed il ghiaccio glielo faccio prendere…”


Vado al frigo alle mie spalle e prendo l’acqua e quando mi giro trovo una busta piena di ghiaccio pronta vicino alla cassa... altro che qualche cubetto!


Sempre puntuali, veloci e precisi.


Spettacolo!


“Quanto le devo?”


“3 euro per il ghiaccio e 2 euro per l’acqua! Il ghiaccio lo vendiamo a buste!”


“Ecco a lei!”


Trovo una persona diametralmente opposta a chi avevo trovato in sala quando sono stato lì come cliente…


In pratica un esattore!


Pago e me ne vado rimettendo il casco e tenendo ben stretta la busta di ghiaccio con la mano sinistra riparto per tornare al residence guidando con una mano sola!


Tropo prezioso quel ghiaccio!


Ripartono le riflessioni nella mia testa ingabbiata dal casco…


Non so quanto va il ghiaccio al chilo qua ma sono stato veramente sorpreso!


Come avrà fatto a formare quel team così professionale quando al timone c’è uno così?


Quel ghiaccio poteva essere per lui un’occasione per attirare un cliente o scacciarlo per sempre.


Ha preso la seconda via…


Quando si agisce con un cliente potenziale si dovrebbe pensare un po’ e allargare un attimo gli orizzonti!


Caro collega imprenditore ti vorrei invitare a riflettere un po’!


Hai creato un team fantastico pronto a servire migliaia di clienti… non ti perdere in un “sacchetto di ghiaccio”!


Meglio prendere 3 euro all’una e mezza di notte per un casco di ghiaccio (la foto rende l’idea) perché qualche cubetto non posso fartelo pagare oppure darti qualche cubetto per farti un piacere e aver buttato il seme ed acquisire un potenziale cliente che molto probabilmente tornerà da te il giorno dopo per cena?


Se quel cliente fosse in vacanza con una comitiva quante persone porterebbe a cena da te?


Quelle stesse persone quando si troveranno a socializzare con altre durante quelle vacanze parleranno bene del tuo locale ed indirizzarle da te per una cena?


Quante recensioni positive potresti avere su Trip Advisor che indirizzerebbero altri ancora da te?


Quante persone tornando a casa potranno raccontare della meravigliosa vacanza in un luogo fantastico, fatta di gente accogliente e indirizzarle magari per l’anno successivo nello stesso luogo e mandarle a cena da te innescando il meccanismo del passaparola spontaneo?


Quanto ti costerebbe tutto ciò?


3 cubetti di ghiaccio!


Ti prego…


Non farlo più!

Quei 3 euro avranno portato sì incasso ad alta marginalità ma hai perso decine se non centinaia di opportunità e ti hanno esposto al rischio di una recensione negativa su Trip Advisor (a me è capitato e non è una bella sensazione!)


Comunque ti ringrazio perché questo errore mi ha fatto riflettere… ti confesso che è capitato anche a me e sono arrivato ad una conclusione!

All’inizio si semina perché poi il raccolto può durare per sempre!


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